La fideiussione bancaria è un contratto di garanzia che consente a un debitore di poter ottenere credito grazie all’intervento di un garante (fideiussore) che, nella pratica, si dice pronto a farsi carico di eventuali inadempienze da parte del debitore (in pratica di garantire l’adempimento in sua vece). In Italia il contratto di fideiussione è regolato da una serie di articoli del Codice Civile che ne definiscono le modalità e le caratteristiche.

Cos’è la fideiussione

La fideiussione bancaria è una garanzia che la banca mette a disposizione dei clienti per riuscire a ottenere una determinata somma di denaro. Nella fideiussione intervengono tre soggetti che sono:

  • il fideiussore, conosciuto anche come garante
  • il beneficiario, che è il creditore 
  • il garantito, che è il debitore

Con la fideiussione, spesso il creditore con la banca riesce a ottenere una posizione rafforzata per cui si vede maggiormente tutelato rispetto a situazioni di inadempienza. Infatti, in queste circostanze potrà far valere le proprie ragioni creditorie anche nei confronti del garante e di conseguenza del suo patrimonio. 

La fideiussione viene presa in considerazione nell’ambito della sottoscrizione di contratti di tipo economico finanziario come potrebbe essere anche un semplice mutuo per l’acquisto di una casa. Tuttavia, è bene ricordare come la fideiussione bancaria abbia un costo sotto forma di commissione a favore della banca la cui percentuale al netto delle varie tassazioni previste dalle normative di legge si aggira attorno all’1% dell’importo garantito. Infine, occorre ricordare che vanno aggiunti anche gli interessi, il cui tasso viene stabilito al momento della stipula e in funzione di vari aspetti.

Le tipologie della fideiussione bancaria

È possibile sottoscrivere due tipologie differenti di fideiussione bancaria. La prima è la fideiussione solidale, la forma più comune che prevede delle caratteristiche specifiche. In particolare, la banca potrà avvalersi sulla responsabilità patrimoniale sia da parte del debitore e sia del garante ossia il fideiussore, come del resto indicato nell’articolo del 1944 comma primo. La seconda tipologia di fideiussione bancaria è quella definita con beneficio di preventiva escussione. In fase di sottoscrizione, l’eventuale scelta di questo genere di fideiussione deve essere espressamente prevista e fa in modo che la fideiussione diventi da solidale a semplice. Se il debitore non è nelle condizioni di poter pagare il proprio debito, il creditore può rivolgersi al patrimonio del garante, ma soltanto se riesce a dimostrare di aver agito nei confronti del debitore senza ottenere i frutti sperati. Questo genere di fideiussione bancaria viene normata dall’art. 1944 con il secondo comma.

Fideiussione sull’affitto: in cosa consiste?

È prevista anche una forma particolare di fideiussione sull’affitto. Partendo dal concetto che la fideiussione sia una forma di garanzia a titolo personale, è anche possibile stipulare un contratto con una banca oppure una compagnia assicurativa. Il contratto si stabilisce che la banca o l’assicurazione si impegnino a pagare il canone di locazione del conduttore in caso di difficoltà. Dunque, in questa situazione il creditore diventa il proprietario dell’immobile, mentre la banca assume il ruolo di fideiussore. Gli obblighi sono sostanzialmente gli stessi, per cui il fideiussore rimane obbligato a pagare eventuali rate non versate dal debitore. C’è da sottolineare come negli ultimi anni ci sia stata una larga diffusione di questo genere di contratti di fideiussione, purtroppo in ragione delle sempre più stringente condizione economica in cui si trovano le famiglie italiane.

I documenti necessari per la fideiussione

Per la corretta sottoscrizione di una fideiussione bancaria è necessario da parte del debitore e del fideiussore presentare una serie di documenti, proprio come avviene in sede di richiesta di un mutuo o di un debito. Oltre ai documenti personali di riconoscimento per cui un documento d’identità in corso di validità con codice fiscale, è anche importante inserire i documenti relativi alla propria solidità finanziaria. In questo caso devono essere considerati in funzione dell’attività che si svolge: per cui, in caso si tratti di un libero professionista, bisogna presentare la copia dell’ultima dichiarazione dei redditi. Se si tratta di un lavoro con contratto a tempo indeterminato, invece, basta esibire una fotocopia delle ultime due buste paga. È anche possibile che il debitore sia un pensionato, per cui in questa ulteriore situazione la documentazione è rappresentata dalla copia dei cedolini postali.

Obblighi del debitore nella fideiussione bancaria

La fideiussione bancaria è indubbiamente un vantaggio per il creditore ma anche per lo stesso debitore, perché quest’ultimo può essere supportato in caso di inadempienza dal fideiussore. Il fideiussore ha diritto di regresso nei confronti del debitore, ossia di poter recuperare quanto pagato alla banca. Ovviamente questo diritto si ottiene soltanto nel caso in cui si sia provveduto a effettuare il pagamento per estinguere il debito. Nel calcolo bisogna inserire sia la quota capitale sia gli interessi e le spese sostenute.

 

La fidejussione, in particolare quella omnibus (cioè quella che copre tutte le obbligazioni passate e future contratte dal debitore principale nei confronti di un determinato soggetto) è stata oggetto di una costante evoluzione giurisprudenziale che ne ha delineato i limiti operativi e le eventuali ipotesi di inefficacia.

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